
Enforce Tac 2025: droni, C-UAS e focus sulla difesa
L’edizione 2025 di Enforce Tac ha rappresentato un punto di osservazione privilegiato per analizzare le tendenze in atto nel settore della sicurezza e della difesa, con particolare riferimento al rapido sviluppo delle tecnologie relative ai sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR, o droni) e, di conseguenza, ai sistemi di contrasto (C-UAS).
L’evento, caratterizzato da un’affluenza record di oltre 15.000 visitatori specializzati e circa 1.000 espositori, ha confermato la sua posizione di forum di riferimento per i professionisti del settore, offrendo una piattaforma unica per l’analisi delle soluzioni tecnologiche più avanzate e per il dibattito sulle implicazioni strategiche e operative.

Enforce Tac si configura come una fiera commerciale a rigoroso accesso controllato, destinata esclusivamente a un pubblico selezionato e altamente qualificato. L’ammissione è concessa in via esclusiva a rappresentanti delle forze armate e delle autorità governative investite di responsabilità nel settore della sicurezza e delle forze di polizia. In questo contesto esclusivo, Dronemaster srl ha avuto l’opportunità, su invito, di partecipare all’evento, confermando il proprio ruolo di operatore specializzato nel settore.
Il contesto operativo: asimmetria, proliferazione e la necessità di una risposta stratificata

L’evoluzione dei SAPR ha introdotto un elemento di asimmetria nel panorama della sicurezza. La loro accessibilità, versatilità e capacità di operare in scenari complessi hanno reso questi sistemi appetibili sia per attori statuali che non statuali, complicando notevolmente le attività di difesa e intelligence.
La proliferazione di droni commerciali e “fai-da-te”, facilmente modificabili per scopi malevoli, ha accentuato la necessità di sviluppare sistemi C-UAS efficaci, in grado di operare in diversi contesti, dal campo di battaglia tradizionale agli ambienti urbani densamente popolati.
Architetture C-UAS

Enforce Tac 2025 ha evidenziato una netta evoluzione nel panorama delle architetture C-UAS (Counter-Unmanned Aircraft Systems), con una transizione da un approccio incentrato esclusivamente sull’intercettazione cinetica (proiettili, missili, reti) a una strategia multidimensionale.
Le moderne soluzioni C-UAS integrano tecniche di guerra elettronica (EW) e cyber warfare, riflettendo un cambiamento di paradigma: la neutralizzazione di un aeromobile a pilotaggio remoto non è più confinata all’abbattimento fisico, ma si estende alla compromissione dei sistemi di comunicazione, al disturbo dei segnali di geolocalizzazione (GPS jamming) e alla potenziale acquisizione del controllo del vettore.
In questo contesto, Aaronia AG ha presentato le sue più recenti innovazioni nel campo dei sistemi di rilevamento e neutralizzazione dei droni, con una dimostrazione pratica delle capacità del sistema AARTOS. L’esposizione ha visto protagonista un Mercedes Zetros 6×6, piattaforma mobile che ha messo in evidenza la rapidità di dispiegamento e l’autonomia operativa del sistema di sorveglianza AARTOS X9.
La configurazione, progettata per il monitoraggio continuo a 360°, si distingue per i tempi di attivazione minimi e la versatilità che consente l’adattamento a diverse tipologie di veicoli, rispondendo così alle specifiche esigenze tattiche e operative.
Beretta Defense UDD: analisi tecnica della soluzione “low-collateral damage”
Il sistema Urban Drone Defense (UDD) di Beretta Defense rappresenta un esempio di approccio “chirurgico” all’intercettazione di SAPR in contesti urbani.
La scelta di utilizzare una mitragliatrice a canne rotanti Dillon M 134 Minigun, pur essendo un’arma ad alta cadenza di tiro, è controbilanciata dall’impiego di munizioni speciali in calibro 7,62 × 51. I proiettili in polimero sono progettati per frammentarsi all’impatto, dissipando l’energia cinetica e riducendo il rischio di sovrapenetrazione e danni collaterali.
Questa soluzione solleva questioni interessanti relative al bilanciamento tra efficacia (probabilità di colpire e neutralizzare il bersaglio) e minimizzazione dei rischi in ambienti sensibili.
L’analisi balistica terminale di queste munizioni, nonché la valutazione della loro efficacia contro diverse tipologie di SAPR (dimensioni, materiali, sistemi di protezione), rappresentano aree di interesse per gli specialisti del settore.
Diehl Defence Sky Sphere

Il sistema Sky Sphere di Diehl Defence si inserisce in un paradigma differente, orientato alla creazione di un’architettura di difesa integrata e multi-livello. La modularità del missile CICADA, disponibile in configurazioni “soft-kill” (rete) e “hard-kill” (testata a frammentazione), consente di adattare la risposta alla specifica minaccia. Tuttavia, l’elemento di maggiore interesse risiede nell’architettura di sistema.
Sky Sphere è progettato per integrarsi in una rete di sensori (radar, sistemi EO/IR, sistemi di rilevamento acustico) e attuatori, attraverso un sistema di comando e controllo (C2) avanzato. Questo approccio, che richiama il concetto di “network-centric warfare”, permette di ottimizzare l’allocazione delle risorse, ridurre i tempi di reazione e aumentare l’efficacia complessiva del sistema di difesa.
L’interoperabilità con altri sistemi C-UAS e con le infrastrutture di difesa aerea esistenti rappresenta un fattore critico di successo. Il sistema UGV “Ziesel” è una piattaforma di terra, versatile e utilizzabile in più ambiti operativi, compreso C-UAS.
Dal cielo agli abissi: presentato il Quadroin AUV

Il Quadroin AUV di EvoLogics, elemento centrale dell’esposizione, rappresenta un drone subacqueo autonomo di ultima generazione, progettato per missioni di sorveglianza, mappatura e ricerca.
Il suo design idrodinamico, ispirato alla locomozione efficiente dei pinguini, consente manovre agili grazie a quattro propulsori orizzontali in configurazione a X, permettendogli di raggiungere una velocità di 5 metri al secondo.
L’autonomia, garantita da una batteria da 1 kWh, è stimata in dieci ore, con un tempo di ricarica inferiore a sei ore. Il Quadroin è equipaggiato con un’antenna multifunzione retrattile per comunicazioni wireless in superficie (Wi-Fi, radio 868-870 MHz e GNSS) e con un modem acustico S2C M 18/34 “Mini” per comunicazioni subacquee e posizionamento di precisione. La capacità di carico utile di 3 kg permette l’integrazione di sensori e strumenti personalizzati per svariate applicazioni subacquee.
Oltre l’hardware: l’importanza del fattore software, dell’IA e dell’analisi dei dati
Enforce Tac 2025 ha evidenziato come il software stia assumendo un ruolo sempre più centrale nei sistemi C-UAS. Gli algoritmi di intelligenza artificiale (IA) vengono impiegati per l’identificazione e la classificazione automatica dei droni, la predizione delle traiettorie, la gestione delle contromisure e l’analisi dei dati raccolti dai sensori.
L’addestramento di questi algoritmi, la loro resilienza a tecniche di inganno (spoofing, jamming) e la loro capacità di operare in ambienti complessi e dinamici rappresentano sfide tecnologiche significative.
Prospettive future: verso sistemi C-UAS autonomi e adattivi

Le tendenze emerse indicano che il futuro dei sistemi C-UAS sarà caratterizzato da un crescente livello di autonomia, dalla capacità di adattarsi dinamicamente alle minacce e dall’integrazione di tecnologie avanzate, come l’IA, il machine learning e la sensoristica di nuova generazione.
La standardizzazione delle interfacce e dei protocolli di comunicazione, nonché la definizione di quadri normativi chiari e condivisi a livello internazionale, saranno fondamentali per garantire l’efficacia e la sicurezza di questi sistemi.
Il lancio nel 2026 del sistema Sky Sphere, mostra quanto le tecnologie presentate, siano all’avanguardia. La continua ricerca e sviluppo nel campo dei materiali, dell’elettronica, della propulsione e del software saranno cruciali per mantenere il passo con l’evoluzione continua delle minacce rappresentate dai droni.
I nostri highlights
[Credits: Dronemaster, Enforce Tac]
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Sovvenzioni
Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19
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