Droni e ambiente: l’accordo tra Arpa Puglia e DTA
Droni e ambiente: presso lo storico Castello Aragonese, Arpa Puglia e il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) hanno siglato un accordo destinato a rivoluzionare le modalità di monitoraggio ambientale nella regione che prevede anche l’impiego di UAS.
Il progetto si inserisce nel contesto del programma “Calliope”, promosso dalla Casa delle Tecnologie Emergenti di Taranto, e punta sull’utilizzo di droni per raccogliere dati sulla qualità dell’aria, dell’acqua, delle aree verdi e delle zone costiere.
A sua volta, l’iniziativa si inserisce nell’approccio “One Health”, che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale.
Tale filosofia guida il programma Calliope, con il chiaro intento di trasformare Taranto in un ecosistema digitale per lo sviluppo di tecnologie emergenti a beneficio della collettività.
Droni e ambiente: Taranto è il banco di prova
L’obiettivo dell’accordo è chiaro: fornire alle istituzioni strumenti innovativi per affrontare le sfide ambientali. L’accordo siglato mira a dotare le istituzioni di strumenti all’avanguardia, tra cui droni equipaggiati con una sofisticata sensoristica.
Questi dispositivi comprendono sensori elettrochimici per il rilevamento di gas atmosferici quali ozono (O₃) e biossido di azoto (NO₂), sensori a infrarosso per il monitoraggio di anidride carbonica (CO₂) e metano (CH₄).
L’integrazione di telecamere multispettrali e termiche amplia ulteriormente le capacità analitiche, consentendo il monitoraggio dello stato di salute delle aree verdi e l’identificazione di variazioni termiche critiche.
La sinergia tra i dati acquisiti dai droni e le informazioni satellitari offre una visione olistica dell’ecosistema, supportando la pianificazione di interventi mirati e lo sviluppo di strategie di sostenibilità.
La città di Taranto, caratterizzata da complesse problematiche ambientali, si configura come un contesto ideale per la sperimentazione di queste tecnologie, che promettono di ottimizzare l’efficacia e la tempestività degli interventi di risanamento e tutela ambientale.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Negli ultimi anni abbiamo investito su personale altamente specializzato e strumentazioni all’avanguardia, con un focus particolare sul contesto tarantino. Questo accordo rafforza la rete istituzionale e introduce ulteriori elementi di innovazione, consolidando il ruolo di Arpa come ente di controllo ambientale”.
Dal canto suo, Giuseppe Acierno, presidente e direttore generale del DTA, ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa: “Mettiamo a disposizione know-how, competenze e infrastrutture per supportare una delle principali agenzie regionali. L’utilizzo di droni e satelliti per il monitoraggio ambientale rappresenta un punto di svolta, posizionando la Puglia come riferimento nazionale nell’ambito delle tecnologie aerospaziali”.
Un laboratorio a cielo aperto
Taranto, con la sua peculiare situazione ambientale, diventa un laboratorio ideale per testare nuove soluzioni di monitoraggio. Le operazioni, già in fase di avvio, prevedono l’utilizzo di droni per il controllo della qualità dell’aria e delle acque, oltre che per l’analisi delle aree verdi e delle emissioni industriali.
I dati raccolti verranno integrati con quelli forniti dai satelliti, creando una base informativa completa e dettagliata per supportare interventi mirati e strategie di sviluppo sostenibile.
Innovazione e regolamentazione
Tuttavia, l’utilizzo di tecnologie innovative richiede anche un adeguamento normativo. Gli strumenti a pilotaggio remoto offrono opportunità senza precedenti, ma è necessario definire regole precise per garantirne un impiego efficace e sicuro.
In questo senso, l’accordo tra Arpa Puglia e DTA rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa generare soluzioni all’avanguardia per il bene comune.
Con questo progetto, la Puglia si conferma all’avanguardia nella sperimentazione di tecnologie aerospaziali applicate alla tutela ambientale. L’accordo firmato al Castello Aragonese non è solo un punto di partenza, ma anche una promessa di impegno verso un futuro più sostenibile, dove innovazione e salvaguardia del territorio procedano di pari passo.
[Credits: Arpa Puglia]
Leggi anche:
Droni a idrogeno per salvare il ghiaccio artico: il progetto di Real Ice
Droni e nuove strategie: l’Esercito Italiano punta al futuro
NASA, operazione SWIM: droni sottomarini alla ricerca di vita extraterrestre
Richiedi
info
Sovvenzioni
Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19
Certificazioni
In quanto Operatore/Pilota con autorizzazioni Enac n. 3975 e n. 4488 tutti i nostri servizi sono assoggettati al rispetto del Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto ed in particolare all’ art. 8
Scopri le certificazioni