Crolli Torre dei Conti a Roma: le ispezioni con droni
Il 3 novembre 2025, la Torre dei Conti a Roma è stata teatro di un doppio crollo durante lavori di restauro. Il primo cedimento, avvenuto in mattinata, ha coinvolto il contrafforte centrale e il basamento, travolgendo quattro operai. Le operazioni di soccorso, condotte dai Vigili del Fuoco, sono state particolarmente complesse a causa dell’instabilità della struttura e del rischio di ulteriori cedimenti.
Durante i tentativi di salvataggio, un secondo crollo ha interessato il vano scala e il solaio, aggravando ulteriormente la situazione. Uno degli operai, Octay Stroici, è rimasto intrappolato sotto le macerie per oltre dieci ore.
I Vigili del Fuoco hanno impiegato tutte le risorse disponibili per tentare di salvarlo, facendo ampio ricorso anche ai droni per la ricerca e per monitorare i danni, accedere visivamente all’interno della torre e valutare le condizioni delle strutture compromesse. Tuttavia, la nube di polvere sollevata dal crollo ha reso difficoltose le operazioni di monitoraggio a distanza. Nonostante gli sforzi prolungati fino a tarda sera, l’operaio è stato estratto vivo ma è deceduto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate.
Indagini e rilievi: il ruolo dei droni

Conclusa la fase di emergenza, la Procura di Roma ha posto l’area sotto sequestro per avviare le indagini.
La Sezione rilievi tecnico-scientifici del Nucleo investigativo dei Carabinieri, insieme a un consulente tecnico, ha condotto un sopralluogo approfondito. Hanno allestito una tenda mobile e organizzato il supporto logistico con mezzi dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e dell’azienda comunale Ama. In questa fase, i Carabinieri hanno utilizzato un drone dotato di camere ad alta risoluzione e sensori fotogrammetrici per sorvolare l’area crollata, raccogliendo immagini, video e modelli tridimensionali.
Questa tecnologia ha permesso di documentare in dettaglio le macerie e le parti danneggiate della torre, acquisendo dati utili per ricostruire la dinamica dell’incidente e valutare le condizioni residue della struttura, senza esporre il personale a rischi aggiuntivi.
Ispezioni con droni per la tutela del patrimonio
L’utilizzo dei droni ha permesso di esplorare anche gli spazi meno accessibili e di individuare criticità strutturali difficilmente rilevabili con i soli metodi tradizionali. I dati acquisiti sono stati fondamentali per pianificare gli interventi di messa in sicurezza, supportare le indagini tecniche e giudiziarie e fornire una base oggettiva per decisioni informate. L’integrazione di tecnologie avanzate come i droni rappresenta oggi uno standard nella gestione di emergenze e restauri su beni storici, aumentando la sicurezza degli operatori e migliorando la qualità delle analisi.
Una nuova frontiera per la conservazione
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[Credits: Il Sole 24 Ore]
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Sovvenzioni
Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19
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