Il progetto S.A.L.U.S. è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.4, nell’ambito della Fondazione Agritech – National Research Centre for Agricultural Technologies, e sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

Droni, satelliti e IA: così S.A.L.U.S. cambia l’agricoltura alla Federico II

Un gruppo di aziende campane, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II – Dipartimento di Agraria, ha sviluppato una piattaforma geospaziale che porta in campo le tecnologie spaziali e l’intelligenza artificiale. Si chiama S.A.L.U.S. – Soluzioni Avanzate per la Lotta contro le malattie delle piante con l’Utilizzo di tecnologie Spaziali e promette di trasformare il modo in cui gli agricoltori monitorano le colture, pianificano i trattamenti e gestiscono le risorse.

Il sistema integra in un unico ecosistema digitale dati satellitari, rilievi da droni multispettrali, rover autonomi di terra, sensori microclimatici e di campo, modelli predittivi e algoritmi di IA. L’obiettivo è chiaro: anticipare i problemi delle piante – dalle malattie allo stress idrico – e ridurre al minimo sprechi e impatto ambientale.

Il progetto è stato presentato nella Sala Cinese della Reggia di Portici, sede del Dipartimento di Agraria della Federico II, ed è finanziato dal PNRR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.4, nell’ambito della Fondazione Agritech – National Research Centre for Agricultural Technologies, con il sostegno dell’Unione Europea attraverso NextGenerationEU.

 

Il progetto S.A.L.U.S. nasce con l’obiettivo di offrire una piattaforma tecnologica avanzata e integrata, capace di mettere la scienza e la tecnologia al servizio di un’agricoltura più consapevole, sostenibile ed efficace.

 

Una piattaforma geospaziale che legge la salute delle piante dall’alto e dal suolo

 

La piattaforma, elaborando immagini satellitari integrate dai dati delle centraline e dalle ispezioni puntuali effettuate da rover e droni, ha generato previsioni tramite intelligenza artificiale sullo stato di salute delle piante, sulle loro necessità e sulla necessità di eventuali trattamenti.

 

Il cuore di S.A.L.U.S. è una piattaforma web geospaziale di nuova generazione. Il sistema raccoglie e combina:

  • Immagini satellitari di osservazione della Terra, utili per analizzare in modo esteso lo stato vegetativo delle colture
  • Droni multispettrali, che sorvolano i campi e catturano informazioni su vigore, clorofilla, stress idrico e possibili anomalie
  • Rover autonomi di terra, dotati di sensori e telecamere per ispezioni puntuali tra i filari
  • Sensori microclimatici e di campo, che misurano parametri come temperatura, umidità, bagnatura fogliare, umidità del suolo
  • Modelli predittivi e algoritmi di intelligenza artificiale, che trasformano i dati grezzi in indicazioni operative per l’agricoltore

 

Secondo quanto illustrato durante la presentazione, la piattaforma è in grado di generare mappe di rischio e previsioni sullo stato di salute delle piante, sulle loro necessità nutrizionali e idriche, e sulla necessità di eventuali trattamenti fitosanitari.

Questo approccio consente di passare da una gestione “a calendario” a una gestione data-driven, in cui irrigazioni, concimazioni e trattamenti vengono decisi sulla base di evidenze oggettive, riducendo interventi inutili e migliorando la resa.

 

La sperimentazione: il caso del pomodoro da industria nel napoletano

 

Il progetto S.A.L.U.S. è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.4, nell’ambito della Fondazione Agritech – National Research Centre for Agricultural Technologies, e sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

 

Per testare S.A.L.U.S. in condizioni reali, il gruppo di lavoro ha condotto una sperimentazione in un’azienda agricola della provincia di Napoli, specializzata nella coltivazione di pomodoro da industria, una delle filiere più strategiche del Mezzogiorno.

 

In questo contesto, la piattaforma ha:

  • elaborato immagini satellitari periodiche dei campi
  • integrato i dati delle centraline meteo e dei sensori di campo
  • combinato le informazioni con le ispezioni mirate di rover e droni

 

Gli algoritmi di IA hanno prodotto previsioni sullo stato di salute delle piante, evidenziando aree con possibili criticità e suggerendo interventi mirati. Secondo i risultati presentati, questo ha permesso di:

  • ottimizzare l’uso dell’acqua, programmando irrigazioni solo dove e quando necessario
  • ridurre l’impiego di fertilizzanti e fitofarmaci, grazie a trattamenti più mirati
  • migliorare la gestione delle colture, con un monitoraggio continuo e non più solo “a vista”
  • contenere l’impatto ambientale, limitando emissioni e dispersione di sostanze chimiche

 

Per una coltura come il pomodoro da industria, dove margini e competitività si giocano su pochi punti percentuali di resa e qualità, l’accesso a questo tipo di informazioni può fare la differenza tra una campagna in equilibrio e una stagione in perdita.

 

Componenti tecniche del sistema S.A.L.U.S.

 

La piattaforma, elaborando immagini satellitari integrate dai dati delle centraline e dalle ispezioni puntuali effettuate da rover e droni, ha generato previsioni tramite intelligenza artificiale sullo stato di salute delle piante, sulle loro necessità e sulla necessità di eventuali trattamenti.

 

Osservazioni da satellite

 

Il progetto S.A.L.U.S. sfrutta immagini satellitari ad altissima risoluzione, elaborate con tecniche avanzate di super risoluzione e intelligenza artificiale. Queste osservazioni permettono di stimare in modo accurato parametri biofisici delle colture, come l’indice di vegetazione (NDVI), il contenuto di clorofilla e lo stress idrico, offrendo una sorveglianza continua, estesa e non invasiva delle superfici agricole.

 

Drone DJI Agras T10

 

Il DJI Agras T10 è il drone impiegato nel progetto per attività di monitoraggio e intervento mirato. Dotato di sistemi di spraying intelligente e sensori multispettrali, consente sia l’osservazione delle colture dall’alto sia l’erogazione localizzata di trattamenti. L’automazione del volo e la precisione di applicazione permettono di ridurre il consumo di prodotti fitosanitari, aumentando al contempo la sicurezza dell’operatore.

 

Rover agricolo LAURA

 

Il rover agricolo LAURA opera direttamente in campo per raccogliere dati di prossimità e supportare interventi localizzati. Grazie a sensori ottici e ambientali, è in grado di identificare in tempo reale sintomi di malattie, carenze nutrizionali e anomalie microclimatiche. Queste informazioni rendono possibili decisioni agronomiche più tempestive e informate, integrando le osservazioni da satellite e da drone.

 

Sensori microclimatici

 

I sensori microclimatici distribuiti nelle aree di coltivazione forniscono dati in tempo reale su parametri chiave come temperatura, umidità, bagnatura fogliare e umidità del suolo. I dati alimentano modelli agronomici dinamici, migliorando la capacità di prevedere fenomeni critici, come lo sviluppo di fitopatologie, e di pianificare con precisione irrigazioni e trattamenti, in un’ottica di riduzione degli sprechi e maggiore sostenibilità.

 

Le aziende campane dietro S.A.L.U.S.: una filiera tecnologica integrata

 

Il progetto, denominato “S.A.L.U.S. – Soluzioni Avanzate per la Lotta contro le malattie delle piante con l’Utilizzo di tecnologie Spaziali”, è stato presentato nella Sala Cinese della Reggia di Portici, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.

 

S.A.L.U.S. non è solo un progetto accademico, ma il risultato di una collaborazione strutturata tra università e imprese del territorio. Il gruppo di lavoro coinvolge cinque aziende campane, ognuna con un ruolo specifico nella catena tecnologica:

  • Evja (Napoli), capofila del progetto, ha coordinato le attività e sviluppato la rete di sensori e la piattaforma di monitoraggio.
  • Euro.Soft (Napoli) ha curato le elaborazioni spaziali, ovvero la gestione e l’analisi dei dati provenienti dai satelliti e dalle altre fonti geospaziali.
  • Latitudo 40 ha realizzato il rover di terra, integrando competenze di robotica e osservazione della Terra per attività di ispezione automatizzata in campo.
  • TopView (Caserta) si è occupata dell’adattamento del drone alle esigenze specifiche del progetto, ottimizzando piattaforma e sensori per l’uso agricolo.
  • La Società Aerospaziale Mediterranea ha svolto un ruolo di integrazione, mettendo a sistema le competenze dei partner e sviluppando soluzioni tecnologiche trasversali.

 

L’obiettivo che abbiamo raggiunto – ha dichiarato l’ingegnere Antonio Affinito, responsabile del progetto – è realizzare una soluzione utile ed economica per fornire alle aziende un ecosistema agricolo integrato e connesso, capace di coniugare produttività, tutela ambientale e benessere collettivo”.

 

La scelta di puntare su una soluzione economicamente sostenibile è un elemento chiave: il progetto mira a rendere accessibili tecnologie che, fino a pochi anni fa, erano appannaggio di grandi aziende o di progetti pilota isolati.

 

PNRR, Agritech e NextGenerationEU: perché S.A.L.U.S. è un tassello strategico

 

Il progetto, denominato “S.A.L.U.S. – Soluzioni Avanzate per la Lotta contro le malattie delle piante con l’Utilizzo di tecnologie Spaziali”, è stato presentato nella Sala Cinese della Reggia di Portici, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.

 

S.A.L.U.S. si inserisce nel quadro delle politiche europee e nazionali che spingono verso una transizione ecologica e digitale dell’agricoltura. Il finanziamento rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare nella Missione 4 – Istruzione e ricerca, che punta a rafforzare il legame tra mondo accademico, imprese e innovazione tecnologica.

All’interno di questo perimetro opera la Fondazione Agritech – National Research Centre for Agricultural Technologies, che coordina progetti di ricerca avanzata su:

  • agricoltura di precisione
  • tecnologie digitali per la filiera agroalimentare
  • sostenibilità ambientale e uso efficiente delle risorse

 

Il sostegno dell’Unione Europea tramite NextGenerationEU conferma la centralità di queste iniziative per la competitività del settore agroalimentare italiano e per la resilienza delle filiere di fronte a cambiamenti climatici, volatilità dei mercati e crisi energetiche.

 

Dall’agricoltura di precisione alla nuova cultura dei dati in campo

 

Il progetto S.A.L.U.S. ha l’obiettivo di promuovere una trasformazione concreta nel modo in cui vengono gestite la difesa delle colture e la fertilizzazione in agricoltura.

 

Se adottato su larga scala, un sistema come S.A.L.U.S. può incidere su più livelli:

  • Economico: riduzione dei costi operativi (acqua, fertilizzanti, fitofarmaci), maggiore efficienza nell’uso di macchinari e manodopera, potenziale incremento delle rese e della qualità.
  • Ambientale: minore impatto su suoli e acque, riduzione delle emissioni legate a trattamenti e irrigazioni non necessari, contributo agli obiettivi di sostenibilità delle filiere.
  • Tecnologico e culturale: diffusione di una cultura del dato in agricoltura, con l’agricoltore che diventa sempre più “gestore di informazioni” oltre che di campi e macchinari.

 

Per il Mezzogiorno, e per la Campania in particolare, progetti come questo rappresentano anche una leva di sviluppo industriale: mettono in rete competenze universitarie, startup deep tech, PMI innovative e grandi filiere agroalimentari, creando un ecosistema che può generare nuovi servizi, occupazione qualificata e attrazione di investimenti.

 

[Credits: S.A.L.U.S., Unina]

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Sovvenzioni

 

Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19

 

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