Il Progetto OTUS è autofinanziato ed è stato creato da studenti di meteorologia e ingegneria.

Droni nei tornado: il progetto OTUS rivoluziona la meteorologia

PORTLAND, Oregon — Un gruppo di meteorologi e scienziati ha adottato un metodo rivoluzionario per studiare i tornado: volare con droni direttamente dentro e intorno a questi fenomeni estremi. Nasce così l’Observation of Tornadoes by U.A.V. Systems, meglio conosciuto come OTUS Project, avviato nel 2024 con il primo volo di un drone dentro un tornado. Da allora, la ricerca si è evoluta rapidamente.

 

Il Progetto OTUS è autofinanziato ed è stato creato da studenti di meteorologia e ingegneria.

Il Progetto OTUS è autofinanziato ed è stato creato da studenti di meteorologia e ingegneria.

 

Tecnologia avanzata e coraggio: i droni custom-made

 

 

A guidare il progetto c’è Louis Tucker, lead drone builder e operations coordinator. Tucker spiega che i droni utilizzati non sono modelli commerciali, ma dispositivi altamente specializzati, progettati su misura per resistere alle condizioni estreme di un tornado. “Volare un drone dentro un tornado è un’esperienza surreale e spaventosa. Non è qualcosa verso cui normalmente vuoi andare,” racconta Tucker.

Durante un volo nel tornado di Arnett, Oklahoma, nel maggio 2025, Tucker ha descritto la sensazione unica di osservare dall’alto l’occhio del tornado mentre si stava “decondensando”, una scena mai vista prima da nessuno.

 

Droni nei tornado: raccogliere dati mai ottenuti prima

 

I droni utilizzati non sono semplici droni commerciali, ma strumenti altamente specializzati e costruiti su misura.

I droni utilizzati non sono semplici droni commerciali, ma strumenti altamente specializzati e costruiti su misura.

 

Quest’anno il team OTUS sta raccogliendo dati fondamentali come temperatura, velocità del vento, umidità e pressione, sia orbitando che penetrando direttamente il tornado. L’obiettivo è duplice: da un lato, ottenere dati inediti per comprendere meglio i meccanismi che portano i tornado a rafforzarsi o indebolirsi; dall’altro, utilizzare queste informazioni per aiutare ingegneri e costruttori a progettare abitazioni più resistenti.

 

Nel maggio 2024, il progetto OTUS ha dato prova delle capacità del suo sUAS (small Unmanned Aerial System - sistema aereo senza pilota di piccole dimensioni) operando e manovrando all'interno di un tornado a vortici multipli sotto il completo controllo del pilota.Le missioni del progetto si sono poi estese negli Stati Uniti centrali nella primavera del 2025.

Nel maggio 2024, il progetto OTUS ha dato prova delle capacità dei suoi sUAS (small Unmanned Aerial System) operando e manovrando all’interno di un tornado a vortici multipli sotto il completo controllo del pilota. Le missioni del progetto si sono poi estese negli Stati Uniti centrali nella primavera del 2025.

 

Tucker sottolinea: “Il nostro scopo è attraversare il tornado vicino al suolo per ottenere dati lineari, ma stiamo anche sperimentando il volo in cerchio attorno al tornado. Questo ci aiuta a raccogliere dati termici e di umidità relativa, fondamentali per capire cosa realmente alimenta il tornado.”

 

Scoperte scientifiche: la relazione tra aria calda e tornado

 

Gli sforzi attuali sono focalizzati sulla misurazione dei carichi del vento tridimensionali (3D) e della termodinamica associata all'interno dei tornado e nell'area circostante, a livello del suolo.

Gli sforzi attuali sono focalizzati sulla misurazione dei carichi del vento tridimensionali e della termodinamica associata all’interno dei tornado e nell’area circostante, a livello del suolo.

 

Un risultato particolarmente interessante è arrivato proprio dal tornado di Arnett: i dati raccolti hanno mostrato una variazione di temperatura che, osservata mentre il drone orbitava intorno al tornado, formava una sorta di “onda sinusoidale”. Questo segnale ha confermato che l’afflusso di aria calda e umida è fondamentale per mantenere attivo il tornado.

 

Un impatto che va oltre la meteorologia

 

 

Le immagini video raccolte dal team OTUS stanno già suscitando grande entusiasmo nella comunità meteorologica. “Mostrare questi video a chi studia tornado da una vita è stato incredibile: erano stupiti, dicevano ‘wow, questo è pazzesco’. Solo i video permettono nuove scoperte e la verifica dei modelli teorici,” afferma Tucker.

Inoltre, i dati raccolti potrebbero avere un impatto concreto sulla sicurezza pubblica, aiutando a migliorare i sistemi di allerta precoce e la progettazione di edifici più sicuri nelle aree a rischio.

 

Un progetto autofinanziato e la speranza di nuovi fondi

 

 

Ad oggi, il progetto OTUS è completamente autofinanziato dal team, ma l’interesse crescente lascia sperare in futuri finanziamenti da parte di enti scientifici e organizzazioni di ricerca. Il lavoro pionieristico di questi ricercatori dimostra quanto la passione e la determinazione possano portare a risultati straordinari, anche in condizioni estreme.

 

 

[Credits: The OTUS Project]

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Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19

 

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