Droni e Protezione Civile: tecnologie e applicazioni tecniche nel Mugello
Dal 20 al 22 ottobre 2025, il Mugello è stato teatro della terza esercitazione congiunta della rete nazionale dei Centri di Competenza del Dipartimento di Protezione Civile. L’evento, coordinato dal Centro di Competenza della Protezione Civile dell’Università di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, ha coinvolto circa quaranta tecnici di enti di ricerca e agenzie ambientali come Fondazione Eucentre, Fondazione CIMA, CNR, INGV e ARPA Lombardia e Valle d’Aosta.
L’esercitazione ha simulato un’emergenza idrogeologica nell’Unione dei Comuni del Mugello, ispirata a eventi reali come la frana di Marradi del 2023. Il contesto operativo prevedeva l’attivazione di squadre di operatori dotati di droni professionali per la raccolta e l’analisi di dati in tempo reale, in risposta a un’allerta meteo reale per massimizzare il realismo del test.
Tecnologie impiegate: payload e sensoristica avanzata
I droni utilizzati erano equipaggiati con payload multispettrali, termocamere radiometriche e sensori ottici ad alta risoluzione. Grazie a queste tecnologie, è stato possibile effettuare:
- rilievi fotogrammetrici per la generazione di modelli 3D e ortofoto georeferenziate;
- monitoraggio termografico di aree a rischio incendio o dissesto;
- ricerca dispersi tramite sensori termici e algoritmi di riconoscimento automatizzato;
- analisi idrogeologica di corsi d’acqua, frane e smottamenti;
- trasmissione dati in tempo reale ai centri operativi tramite link radio criptati.
Droni e Protezione Civile: standard operativi e interoperabilità
L’esercitazione ha permesso di testare protocolli operativi standardizzati per l’impiego di SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) in contesti emergenziali, favorendo l’interoperabilità tra i diversi centri di competenza e le strutture operative locali. L’integrazione dei dati raccolti dai droni nei sistemi GIS (Geographic Information System) ha garantito una gestione delle informazioni efficace e tempestiva.
Vantaggi tecnici e sfide future
- Rapidità di dispiegamento e copertura areale superiore rispetto ai metodi tradizionali;
- Precisione centimetrica dei dati geospaziali acquisiti;
- Supporto decisionale basato su modelli 3D aggiornati in tempo reale;
- Necessità di formazione continua degli operatori e aggiornamento normativo (ENAC);
- Standardizzazione dei protocolli e miglioramento della resilienza operativa.
Collaborazione multidisciplinare
L’esperienza del Mugello evidenzia il ruolo strategico della collaborazione tra enti di ricerca, università, ARPA e centri operativi comunali per potenziare la resilienza territoriale e la sicurezza dei cittadini. Eventi come REAS 2025 e le esercitazioni nazionali rappresentano un modello virtuoso di innovazione tecnologica applicata alla protezione civile.
[Credits: Market Research Intellect 2025]
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Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19
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