
Droni con tecnologia LiDAR per monitorare la frana di Boccassuolo
La recente frana che ha colpito il territorio di Boccassuolo, nel comune di Palagano (Modena), ha immediatamente evidenziato l’impellente necessità di interventi mirati e tempestivi. La priorità assoluta è garantire la sicurezza della popolazione locale e preservare l’integrità delle infrastrutture. In risposta a questa emergenza, si è adottato un approccio multidisciplinare, fondamentale per affrontare la complessità della situazione.

La maxi frana in provincia di Modena: sono stati utilizzati droni con sensori LiDAR che hanno sorvolato l’area suddivisa in quattro zone.
Proprio grazie a questa sinergia di competenze diverse, è stato possibile implementare un efficace sistema di monitoraggio della frana. Un elemento centrale di questo sistema è rappresentato dall’impiego di droni con tecnologia LiDAR. Questa soluzione all’avanguardia sta progressivamente trasformando il settore della gestione del rischio idrogeologico, offrendo capacità di analisi del territorio di elevata precisione e aprendo nuove prospettive per la prevenzione e la mitigazione dei danni.
Sinergia tra esperti per un approccio integrato
Le operazioni di monitoraggio sono frutto di una stretta collaborazione tra il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) dei Vigili del Fuoco di Bologna, il gruppo di geologia applicata dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile. Grazie a questo impegno congiunto, questo team multidisciplinare ha unito competenze tecniche e scientifiche per analizzare il fenomeno franoso, fornendo una base solida per le decisioni operative e strategiche.

La situazione a Boccassuolo diventa ogni giorno più critica. La frana che da settimane minaccia il territorio continua la sua lenta ma costante discesa, arrivando ormai fino al fiume Dragone.
Droni con tecnologia LiDAR: precisione e dettaglio nella mappatura del terreno

Esempio di modello digitale 3D del terreno generato da tecnologia LiDAR.
I droni, appositamente equipaggiati con sensori LiDAR, hanno effettuato una ricognizione aerea precisa sull’area interessata dalla frana. Questa zona era stata precedentemente suddivisa in quattro distinte aree di intervento, per ottimizzare la raccolta dati. Nello specifico, la tecnologia LiDAR, il cui acronimo sta per “Light Detection and Ranging”, si basa sull’emissione di impulsi laser.
Questi impulsi colpiscono la superficie terrestre e il sensore del drone ne misura il tempo di ritorno. Attraverso questa misurazione accurata, è possibile determinare con elevata precisione le caratteristiche tridimensionali del terreno, generando così dei dettagliati Modelli Digitali del Terreno, noti come DTM. Proprio questi modelli tridimensionali si rivelano strumenti preziosi, in quanto offrono una visione approfondita delle variazioni di altitudine e della morfologia del suolo.
Di conseguenza, l’analisi di questi modelli consente di individuare con esattezza i punti più critici e le zone che potrebbero essere soggette a ulteriore instabilità, fornendo informazioni cruciali per le successive decisioni operative.
Dati predittivi per la pianificazione della sicurezza

I dati raccolti e la loro successiva elaborazione permetteranno di stimare la consistenza e l’evoluzione del movimento franoso a supporto della pianificazione delle attività a salvaguardia della popolazione.
Le informazioni raccolte dai droni non solo permettono di valutare la consistenza della frana, ma ciò che è ancora più importante è che offrono strumenti predittivi per stimarne l’evoluzione. Pertanto, questi dati sono fondamentali per il Centro Operativo Comunale, che coordina le misure di sicurezza per la popolazione, come evacuazioni preventive, gestione della viabilità e interventi di consolidamento del terreno. La capacità di prevedere la direzione e la velocità del movimento franoso rappresenta un elemento cruciale per ridurre i rischi e minimizzare i danni.
Verifiche sul campo e monitoraggio aereo: una visione completa
Parallelamente al monitoraggio aereo, il personale tecnico dei Vigili del Fuoco sta conducendo verifiche dirette sulle strutture potenzialmente coinvolte. Infatti, questa combinazione di dati aerei e analisi sul campo offre un quadro completo della situazione, integrando informazioni sulla stabilità degli edifici con la dinamica del terreno.
Dronemaster: innovazione al servizio della sicurezza

Sensore Lidar su un drone durante un’operazione di monitoraggio.
In questo contesto, Dronemaster si distingue come partner strategico per il monitoraggio infrastrutturale. L’azienda, leader nel settore dei droni e della sensoristica avanzata, offre soluzioni all’avanguardia per la diagnostica predittiva del territorio. Oltre ai droni con tecnologia LiDAR, Dronemaster integra tecnologie come termocamere ad alta risoluzione, sensori multispettrali e iperspettrali per l’analisi del suolo e della vegetazione, e sistemi GNSS per il monitoraggio millimetrico dei movimenti del terreno.
Soluzioni complete per la gestione del rischio

Nuvola di punti LiDAR.
Le piattaforme aeree di Dronemaster, combinate con la loro sensoristica avanzata, garantiscono un’acquisizione dati rapida, sicura ed efficace anche in aree di difficile accesso. Questo approccio integrato rappresenta una risorsa indispensabile per enti pubblici e privati impegnati nella prevenzione e gestione dei rischi territoriali.
[Credits: Vigili del Fuoco, Gazzetta di Modena]
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Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19
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