Simulato il ritrovamento di un fotografo e di un parapendista infortunati: in campo oltre 40 operatori, cani da ricerca e droni del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

Droni e unità cinofile: maxi esercitazione Soccorso Alpino Oropa 2025

Oltre quaranta operatori specializzati, sei unità cinofile, cinque piloti di droni e personale sanitario hanno trasformato Oropa in un laboratorio di innovazione per il soccorso alpino.
L’8 novembre 2025 si è svolta un’esercitazione ad alta complessità, con la simulazione della ricerca di due dispersi in ambiente montano: un fotografo e un parapendista. Il realismo della simulazione ha permesso di testare le procedure di allerta, la localizzazione tramite celle telefoniche e il coordinamento multidisciplinare tra squadre.

 

Droni e unità cinofile per la ricerca dispersi

 

Droni, unità cinofile e tecnici in azione per salvare “due dispersi”: mega esercitazione del Soccorso Alpino.

 

La presenza di droni dotati di sensoristica avanzata ha permesso una ricognizione aerea rapida e precisa, riducendo drasticamente i tempi di intervento. In sinergia, le unità cinofile hanno esplorato zone impervie e boschive, dimostrando come la tecnologia possa potenziare le competenze umane senza sostituirle.
L’integrazione tra operatori, tecnici specializzati e strumenti digitali rappresenta oggi lo standard per garantire la sicurezza in montagna.

 

Soccorso alpino: formazione continua e collaborazione multidisciplinare

 

Simulato il ritrovamento di un fotografo e di un parapendista infortunati: in campo oltre 40 operatori, cani da ricerca e droni del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

 

Durante l’esercitazione, i tecnici hanno simulato manovre di stabilizzazione e recupero degli infortunati, lavorando a stretto contatto con il personale sanitario.
L’addestramento costante e la capacità di adattarsi a scenari sempre più complessi sono elementi chiave per la prontezza operativa.

 

Innovazione al servizio della sicurezza

 

Simulato il ritrovamento di un fotografo e di un parapendista infortunati: in campo oltre 40 operatori, cani da ricerca e droni del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese.

 

L’evoluzione delle tecnologie, dall’intelligenza artificiale ai nuovi sensori applicati ai droni, sta rivoluzionando il soccorso alpino.
Oggi la rapidità di intervento e la sicurezza degli operatori dipendono dalla capacità di integrare strumenti innovativi e formazione di alto livello. La maxi esercitazione di Oropa ha dimostrato come il futuro del soccorso in montagna sia già realtà.

 

Cani robot: la nuova frontiera del soccorso

 

Cane robot.

 

 

La robotica quadrupede rappresenta oggi una delle innovazioni più promettenti per il soccorso in ambiente ostile. I cani robot, come gli ultimi modelli sviluppati da aziende leader internazionali, sono dotati di sensori LIDAR, telecamere termiche e visione notturna, microfoni direzionali e sistemi di navigazione autonoma basati su intelligenza artificiale.

I cani robot sono capaci di muoversi su terreni accidentati, superare ostacoli, salire scale, accedere a zone pericolose per l’uomo e trasportare piccoli carichi di emergenza.

In scenari di ricerca dispersi, possono mappare l’area in tempo reale, individuare la presenza di persone tramite sensori termici o acustici, trasmettere immagini e dati agli operatori e collaborare in sinergia con droni e squadre cinofile tradizionali. La loro autonomia operativa può superare le due ore di attività continuativa, con capacità di rientro automatico alla base in caso di batteria scarica o perdita di segnale.

 

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[Credits: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, L’Unione Monregalese]

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Contributo ricevuto: 16.398
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