Negli ultimi anni, l’evoluzione delle minacce aeree – come droni, munizioni circuitanti, razzi e missili da crociera – ha reso necessario adottare soluzioni tecnologiche avanzate e flessibili. In questo scenario, il sistema laser per la difesa ravvicinata si propone come risposta innovativa, offrendo non solo rapidità di ingaggio e precisione, ma anche una maggiore sostenibilità logistica. Di conseguenza, l’adozione delle armi a energia diretta (DEW) rappresenta un salto di qualità per la protezione delle infrastrutture critiche e delle unità operative in movimento.

Un sistema laser DragonFire è stato testato a fuoco in Scozia nel gennaio 2024, sviluppato grazie alla collaborazione tra MBDA UK, Leonardo UK, QinetiQ e il Defence Science and Technology Laboratory (UK MOD).
Leadership italiana e cooperazione europea
L’Italia, in qualità di nazione capofila, coordina un programma europeo che coinvolge anche la Spagna e altri Paesi membri. Pertanto, il progetto punta allo sviluppo di un effettore modulare e scalabile, installabile su piattaforme mobili terrestri. In questo modo, è possibile rispondere alle esigenze di difesa aerea a corto e cortissimo raggio (SHORAD e VSHORAD). L’obiettivo finale è rafforzare la capacità di contrasto contro sistemi aerei a pilotaggio remoto (UAS), artiglieria, razzi, mortai e minacce emergenti.
Caratteristiche tecniche e capacità operative

Test operativo di armi a energia diretta contro droni e minacce emergenti.
Il sistema laser per la difesa ravvicinata in fase di sviluppo integra tecnologia laser ad alta energia, scalabile in base al livello di minaccia. Inoltre, tra le caratteristiche principali figurano la neutralizzazione di minacce multiple, l’installazione su piattaforme mobili e la riduzione dei danni collaterali. Non va dimenticato che la profondità del caricatore è virtualmente illimitata e che il sistema C3 avanzato consente comando, controllo e comunicazioni integrati.
Ambiti applicativi
Difesa ravvicinata di installazioni strategiche
Il sistema laser per la difesa ravvicinata è pensato per proteggere basi, centri logistici, siti industriali e infrastrutture critiche. Di conseguenza, si riduce la vulnerabilità a incursioni aeree e minacce asimmetriche.
Protezione dinamica di convogli
Grazie alla mobilità, il sistema DEW può essere impiegato nella scorta e difesa attiva di colonne logistiche e reparti operativi durante i trasferimenti. In caso di attacco, questo garantisce una risposta immediata.
Sicurezza di aeroporti, porti e reti di trasporto
L’arma a energia diretta costituisce una risorsa strategica per la salvaguardia di aeroporti, porti e infrastrutture vitali. Allo stesso tempo, offre una protezione reattiva contro attacchi aerei, sabotaggi e minacce provenienti da droni o vettori a basso costo.
Gestione di attacchi multipli e saturazione
Il sistema laser eccelle nella gestione di scenari di saturazione, come attacchi simultanei da sciami di droni o missili low-cost. Grazie alla rapidità di ingaggio, è possibile neutralizzare più bersagli senza necessità di ricarica.
Innovazione e interoperabilità
Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema C3 avanzato, integrato con strumenti di valutazione delle minacce e assegnazione delle risorse. In questo modo, si garantisce la massima efficacia operativa e l’interoperabilità tra i partner europei. La cooperazione internazionale assicura un approccio condiviso e sinergico, che risulta fondamentale per una difesa integrata e moderna.
Armi a energia diretta: la visione per il futuro

L’Italia coordina, con la partecipazione della Spagna, lo sviluppo di un effettore modulare e scalabile basato su arma a energia diretta (DEW), integrabile su qualsiasi piattaforma mobile.
In sintesi, l’introduzione del sistema laser per la difesa ravvicinata e delle armi a energia diretta (DEW) nel portafoglio delle capacità dell’Esercito rappresenta una vera svolta per la difesa aerea ravvicinata. L’Italia, grazie alla propria leadership tecnologica e industriale, contribuisce in modo determinante al rafforzamento della sicurezza e dell’autonomia strategica europea, ponendo così le basi per una protezione efficace, sostenibile e allineata alle esigenze operative attuali e future.