ECARO: a Grottaglie test con drone elicottero da 150 kg in BVLOS

ECARO (Egnos Civil Aviation Roadmap) è un progetto gestito da un Consorzio costituito da ENAV, DTA, Planetek Italia, UMS Skeldar e Airgreen, che ha l’obiettivo di promuovere l’uso dei sistemi satellitari GNSS (EGNOS e Galileo) ai fini delle operazioni con Unmanned Aircraft Systems, quindi i “droni”, traendo frutto dalle potenzialità operative presenti nell’aeroporto pugliese di Grottaglie, in provincia di Taranto.

Per presentare i risultati di questo progetto che prevede prove senza pilota, lo scorso 24 giugno il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) ha organizzato una tavola rotonda a cui ha partecipato anche ENAC, nelle persone dell’ing. Fabio Nicolai, Direttore Centrale Regolazione Aerea, e l’ing. Carmela Tripaldi, Direttore Regolazione Navigabilità.

È stato proprio l’Ente Nazionale Aviazione Civile, seguendo la sua mission di promozione di iniziative a supporto dello sviluppo dei segmenti emergenti nel settore aeronautico (tra cui quello degli aeromobili senza equipaggi a bordo e dello spazioporto), ad autorizzare il sistema sperimentato a Grottaglie, che ha previsto voli oltre la linea di vista del pilota (modalità BVLOS), con il pilota ai comandi in una Stazione di Controllo, effettuati da un drone in configurazione elicottero dal peso di 150 Kg e con un rotore principale di 3 metri e mezzo di diametro, adatto quindi, per dimensioni e potenza, al trasporto di payload molto più pesanti della media.

“La sperimentazione autorizzata dall’Ente” – si legge nel comunicato ufficiale ENAC – rappresenta una delle iniziative istituzionali che l’ENAC ha in corso a favore dell’innovazione tecnologia. Tra queste il progetto “Creation of an Italian ecosystem for Advanced Air Mobility (AAM) – Creazione di un Ecosistema italiano per la Mobilità Aerea Avanzata”, promosso dall’ENAC con i principali player del settore e la collaborazione aperta tra ENAC, Comune di Bari e DTA per la costituzione di una “drone living lab.

Si tratta di iniziative coerenti con la strategia dell’Unione Europea sancita dalla “Dichiarazione di Amsterdam” nel 2018, in continuità con la “Sustainable and Smart Mobility Strategy” europea e con programmi di sviluppo tecnologico, digitale e di sostenibilità ambientale dell’industria nazionale.

Tra le iniziative e le attività collegate all’innovazione tecnologica e, nello specifico, per lo sviluppo dei voli commerciali suborbitali, ambito in cui l’aeroporto di Grottaglie è stato individuato come primo spazioporto nazionale, nel 2020 l’ENAC ha approvato il “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli spazioporti” e sta predisponendo anche il “Regolamento per le Operazioni Suborbitali e l’Accesso allo Spazio” la cui sezione “Operazioni Suborbitali” dovrebbe essere consolidata entro la fine del 2021. Successivamente, saranno sviluppate le sezioni “Aviolancio” e “Operazioni di Rientro dall’Orbita”.

Si tratta di passaggi fondamentali per consentire di avviare un nuovo importante segmento dell’aviazione civile che consentirà nel prossimo futuro di effettuare voli suborbitali commerciali nel nostro Paese, utilizzando lo scalo di Taranto Grottaglie anche come spazioporto nazionale e arricchendo l’offerta infrastrutturale nazionale nell’ottica di una strategia di sviluppo dell’intero sistema dell’aviazione.

L’impegno dell’ENAC è quello di un supporto fattivo per realizzare investimenti in tale settore, anche al fine di non far perdere all’Italia il vantaggio di competitività sin qui acquisito”.

Fonte : dronezine.it

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