Droni termici per il monitoraggio dei Campi Flegrei: i droni termici analizzeranno particolari zone dei Campi Flegrei e di Napoli tra quelle più a rischio. I sensori saranno in grado di riportare i differenti livelli di temperatura che permetteranno agli esperti di riconoscere la presenza di perdite d’acqua, perdite d’isolamento o inefficienza strutturale.

Droni termici per il monitoraggio dei Campi Flegrei

Via libera all’impiego dei droni termici per il monitoraggio del bradisismo nei Campi Flegrei, situati nella zona occidentale di Napoli, rappresentano una delle aree vulcaniche più attive in Europa.

Soggetta a un fenomeno geologico noto come bradisismo, consistente in cicli di sollevamento e abbassamento del suolo accompagnati da scosse sismiche, questa zona richiede un monitoraggio costante per garantire la sicurezza della popolazione residente ed affrontare tempestivamente eventuali problematiche strutturali. 

 

I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”.

I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica attiva con una struttura detta “caldera”.

 

In supporto all’operato della Protezione Civile, l’impiego di droni dotati di termocamere si sta dimostrando un’innovazione tecnologica fondamentale.

 

A differenza del più noto Vesuvio, i Campi Flegrei non sono caratterizzati da un unico edificio vulcanico principale, ma sono piuttosto un campo vulcanico attivo da più di 80.000 anni.

I Campi Flegrei, a differenza del più noto Vesuvio, non presentano un singolo edificio vulcanico principale, bensì si configurano come un intero campo vulcanico attivo da oltre 80.000 anni.

 

Il piano di intervento con i droni termici

 

Campi Flegrei, al via l'analisi termografica: ricognizioni con i droni.

Droni termici per il monitoraggio dei Campi Flegrei: al via l’analisi termografica.

 

Droni dotati di termocamere sorvoleranno, a partire da lunedì 8 luglio, le zone dei Campi Flegrei maggiormente soggette a rischio bradisismico, concentrandosi in particolare sui quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta, nonché sui comuni di Pozzuoli e Bacoli.

Questi dispositivi avanzati permetteranno di identificare criticità strutturali non visibili ad occhio nudo, come perdite d’acqua, inefficienza dell’isolamento e problemi strutturali.

Le operazioni, svolte quotidianamente, sono state organizzate in modo da non interferire con le attività della comunità locale.

 

Iniziate le prime attività: la mappatura del consorzio Reluis rientra nelle attività previste dalla legge 140 sul rischio bradisismico. Immagini a infrarossi e foto dai rilievi termici.

La mappatura rientra nelle attività previste dalla legge 140 sul rischio bradisismico. 

 

La termografia si rivela un metodo efficace per individuare variazioni di temperatura che, come campanelli d’allarme, segnalano la presenza di potenziali criticità. Attraverso l’impiego di sensori ad alta sensibilità, è possibile rilevare il calore emesso e, successivamente, sottoporre i dati raccolti all’attenta analisi di esperti qualificati.

L’interpretazione accurata di queste informazioni permette di identificare con certezza la presenza di perdite o danni, anche nella loro fase iniziale, quando ancora non sono visibili ad occhio nudo.

Le immagini a infrarossi e le fotografie ottenute dai rilievi termici vengono compilate in mappe dettagliate, offrendo una rappresentazione completa e immediata dello stato di salute di ciascun asse viario.

L’adozione di questa tecnologia innovativa rappresenta un approccio proattivo alla sicurezza, consentendo di intervenire tempestivamente per risolvere eventuali problematiche e prevenire il verificarsi di incidenti o cedimenti.

Il progetto si inserisce all’interno del “Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico“, previsto dal Decreto-legge 140/2023, che ha l’obiettivo di attuare misure urgenti di prevenzione del rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei.

 

Un modello da replicare

 

I droni termici analizzeranno particolari zone dei Campi Flegrei e di Napoli tra quelle più a rischio. I sensori saranno in grado di riportare i differenti livelli di temperatura che permetteranno agli esperti di riconoscere la presenza di perdite d’acqua, perdite d’isolamento o inefficienza strutturale.

I droni termici analizzeranno zone dei Campi Flegrei e di Napoli tra quelle considerate più a rischio. 

 

L’uso dei droni termici per il monitoraggio dei Campi Flegrei rappresenta un esempio eccellente di come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della sicurezza e della prevenzione, in questo caso per tenere sotto controllo i fenomeni di bradisismo. 

Questo modello può essere replicato in altre zone vulcaniche del mondo per una gestione più efficace dei rischi e per garantire una tutela migliore del territorio e delle sue popolazioni.

 

[Credits: Osservatorio Vesuviano, La Repubblica, Cronache della Campania]

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Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19

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